EMOZIONI DIVINE

di Lorenzo Parolin[L8/444]

Tu, che le emozioni nella vita le vuoi provare tutte, hai assaggiato anche quelle di natura divina, cioè quelle che prova Dio?
Alludo all’amore!
Non quello fisico: l’eros è poca cosa.
Già la philia (l’amicizia e l’affetto fraterno, da philos = amico) gratifica di più.
Ma c’è un’ulteriore gradazione che è l’amore spirituale (l’agape dei greci o la caritas dei latini). Questo dà emozioni sublimi , ma il farne esperienza non è per niente facile, perché questo amore compare solo presso chi è umile, semplice e pronto a sacrificarsi per gli altri. Esso, il più delle volte, implica un cambiamento radicale di vita: richiede generosità, collaborazione, condivisione di quello che si ha, dono di qualcosa di proprio, desiderio di rendersi utili, disposizione a soffrire per il prossimo, ossia l’andare contro corrente.
Focalizzandosi sulle relazioni, più che sulla propria individualità, cioè preoccupandosi di fare il bene dell’altro, gli attori passano in secondo piano e scompaiono del tutto quando ciascuno si spende totalmente per l’altro. È il caso delle persone della Trinità. Ciascuna è così tesa a spendersi per le altre da dimenticare/annullare sé stessa e diventare pura relazione, cioè amore. E l’amore è gioia infinita.
Più l’uomo si spoglia della sua individualità e si protende verso l’altro per aiutarlo, più sperimenta emozioni divine. Lo sa bene chi ama intensamente un figlio, una moglie, un amico … E sa bene cosa succede se quei rapporti si incrinano a causa di egoismi, ostilità e invidie: l’inquietudine e l’ansia schizzano alle stelle.

 

Chi prova l’Amore, non ne fa più a meno. Quello fisico ne è appena un assaggio.

 

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/444]